Forte dello Chaberton
Orgoglio e vanto dell'Artiglieria Italiana
"Il più elevato forte d'Europa ed il più elevato luogo abitato tutto l'anno in Europa..." - Guida d'Italia del TCI nel 1930

Il forte, situato sulla cima del Monte Chaberton (3131 m s.l.m.), è una delle più poderose fortezze costruite sulle Alpi occidentali. La struttura venne realizzata a partire dal 1898 con criteri per quei tempi assolutamente innovativi. Infatti per la prima volta nella storia dell'edilizia fortificatoria, si ricorreva al calcestruzzo e alla protezione metallica; inoltre era l'unica fortezza europea, al contrario di tutti i forti di sbarramento alpini, a privilegiare propositi offensivi (rivolti alla regione francese del Delfinato).

Le torri La punta venne completamente spianata. Sotto la sommità venne creato un gradino di 12 m dove venne costruito un corpo di forma parallelepipeda destinato ad ospitare le camere, i magazzini, i depositi, l'infermeria e le cucine. Sul tetto si innalzavano otto torri cilindriche, alte poco più di sette metri, che sorreggevano alla cima le cupole girevoli con i cannoni da 149/35 con corazzatura a testuggine di tipo Armstrong Montagna.
La parte più ampia del forte era comunque costruita in caverna: gallerie e locali destinati ad ospitare i proiettili e le cariche dei cannoni.
Il forte inoltre, constava di una stazione d'arrivo per la lunga teleferica proveniente da Cesana che garantiva, insieme alla rotabile di 13 Km proveniente da Fenils, il trasporto dei materiali.

Occorsero oltre 15 anni di lavoro per completarlo, e nel 1938 lo Chaberton venne inquadrato nella batteria 515 dell'ottavo Reggimento di artiglieria Guardia alla Frontiera (G.a.F.), un corpo formato da diverse armi, istituito per "l'immediata ed efficace difesa delle frontiere".

Nel settembre del 1939, visto il deteriorarsi dei rapporti con la Francia, la guarnigione venne portata all'effettivo di 320 uomini.

Il 10 giugno 1940 iniziò la guerra per il nostro esercito ma l'ordine per l'artiglieria era di non aprire per primi il fuoco su uomini e postazioni francesi.

Una settimana dopo, il 17 giugno del '40, si spararono i primi colpi contro il forte francese "de l'Olive" nella Val Clarè.

Il 20 giugno del 1940, con l'offensiva voluta da Mussolini contro la Francia, gli artiglieri spararono sui forti francesi Janus e Gondran della conca di Briançon.

Nel frattempo i francesi avevano preparato una batteria formata da 4 mortai da 280mm a Pöet Morand, nel vallone di Cervières proprio di fronte allo Chaberton, e ben protetti dal costone roccioso dell'Infernet, verso le otto del 21 giugno, cominciarono a colpire anche se ostacolati dalla nebbia lo Chaberton. Verso le 17, con il dissolvimento della nebbia, iniziò il dramma. Con una precisione incredibile vennero colpite in successione e messe fuori uso ben sei delle otto torri e la stazione della teleferica. Il bombardamento continuò anche nei giorni successivi. Gli uomini del forte non potendo individuare la provenienza dell'attacco, spararono alla cieca con gli unici due pezzi funzionanti.

Con l'armistizio del 24 giugno 1940, finì anche la breve guerra dello Chaberton. Il bilancio umano registrò nove morti e circa cinquanta feriti.

Abbandonato l' 8 settembre 1943, fu ancora usato come osservatorio dai tedeschi nell'autunno del 1944 e con il trattato di pace del 1947 il forte e parte del monte Chaberton passarono sotto la sovranità francese come risarcimento per una inutile guerra.